Alfier Maurizio

Maurizio Alfier è un talentuoso artista del vetro di Murano, nato in Svizzera nel 1962 da madre toscana e padre veneto.
A vent’anni inizia a lavorare a Venezia, a stretto contatto con il grande artigiano Guerrino Lovato, realizzando decorazioni per scenografie e maschere teatrali. Non entra subito in contatto diretto con il vetro, ma racconta:
“Apprendere le tecniche per la creazione degli stampi delle maschere mi ha permesso di sviluppare nuove idee e modi per riprodurre alcuni dettagli, quando mi sono avvicinato al vetro di Murano.”
È solo dopo aver conosciuto sua moglie, Manuela Milan – che aveva già imparato a lavorare il vetro di Murano grazie a un amico di famiglia, maestro vetraio – che rimane profondamente colpito e decide di intraprendere anch’egli questo percorso.
Per un anno intero sperimenta il vetro di Murano, cercando gli ingredienti giusti, i tempi corretti, la tecnica più adatta:
“Volevo produrre qualcosa di originale, innovativo e di alta qualità.”
Sperimenta tecniche come la fusione e la colatura del vetro e, dal 1996, crea oggetti d’arredo. Da allora ha collaborato con numerosi artisti – tra cui Massimo Nordio e Mauro Eraldo – alla realizzazione dei loro progetti. Queste collaborazioni proseguono ancora oggi.
Un bel salto in avanti rispetto a quell’anno iniziale di esperimenti!
“Sì. L’unico modo per familiarizzare con un materiale tanto affascinante quanto complesso – come il vetro di Murano – è lavorarlo. È un processo continuo di tentativi ed errori, che ti porta a scoprirne i segreti e affinare la tecnica.”
Cosa ha portato alla creazione di Alfier Glass Studio, in collaborazione con tua moglie?
Nel 2006, io e mia moglie abbiamo deciso di dare una svolta alla nostra carriera, co-fondando questa impresa per dare vita alle nostre idee e alle nostre creazioni, basate su ricerca, sperimentazione e una personale reinterpretazione della tradizione muranese.

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