Moro Mariano

Nato il 27 settembre 1957 sull’isola di Burano, Mariano Moro si avvicina giovanissimo al mondo del vetro: a soli 13 anni entra come apprendista nella Cristalleria Santi di Murano, avviando così un percorso che lo porterà a diventare un raffinato interprete della scultura in vetro contemporanea.
Spinto dal desiderio di apprendere sempre di più, Mariano attraversa diverse fornaci dell’isola, lavorando con numerosi maestri e assimilando le tecniche più complesse della tradizione muranese. Tra le esperienze più formative, va ricordato il breve ma significativo periodo trascorso accanto al celebre Ermanno Nason, che gli trasmette rigore, sensibilità e attenzione alla forma.
All’età di 20 anni, Mariano entra nella fornace di Livio Seguso, figura centrale dell’arte vetraria del Novecento, lavorando fin da subito nella squadra del maestro Elio Raffaeli. Quando Raffaeli, insieme a Roberto Cammozzo e al molatore Renzo Vianello, fonda nel 1982 la vetreria Ars Murano, Mariano li segue, entrando a far parte di un progetto che segnerà profondamente la sua maturazione artistica.
All’interno di Ars Murano, Mariano Moro sviluppa una profonda padronanza delle tecniche di scultura in vetro massello, diventando negli anni una figura centrale nella produzione della fornace. Dal 2002 gestisce una propria piazza, dedicandosi principalmente alla creazione di opere moderne e sculture, per le quali la vetreria è oggi conosciuta anche a livello internazionale.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi artisti di fama internazionale, contribuendo alla realizzazione di opere per Robert Wilson, Duncan McClellan, César Baldaccini, Fujita, Vania Galli e Alfredo Sosabravo, di cui ha eseguito importanti sculture in vetro. La sua abilità nell’interpretare progetti artistici complessi e nel tradurli in vetro lo ha reso un interlocutore prezioso tra il mondo dell’artigianato muranese e quello dell’arte contemporanea.
Oggi Mariano Moro è considerato un solido punto di riferimento all’interno di Ars Murano, capace di coniugare esperienza tecnica, apertura alla sperimentazione e fedele rispetto della tradizione vetraria veneziana.